Nel corso del matrimonio, ognuno dei due coniugi deve contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione alle sue possibilità economiche.
La violazione di questo impegno può comportare l’addebito.
Conseguentemente, NON sarà possibile richiedere la restituzione di piccoli regali e dei contributi di ciascun coniuge sinché sono sposati.
Secondo la Suprema Corte di Cassazione, quello che si spende durante il matrimonio, è una obbligazione spontanea che si effettua con l’intento della reciproca assistenza.
Tuttavia, ben diversa il caso in cui le spese, per la loro entità economica, superano il normale dovere di contribuzione.
Infatti, quando uno dei due coniugi versa in favore dell’altro una somma ingente ha diritto al rimborso.
In particolare, quando la moglie investe nella casa del marito per effettuare ristrutturazioni o acquistare i mobili, oppure il marito avvia la moglie in un’ attività economica non c’è dubbio che le prestazioni effettuate da uno dei coniugi a favore dell’altro integrano il diritto al rimborso.